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Terremoto in Turchia e Siria, l’impegno delle organizzazioni umanitarie

“Sono ore drammatiche per la Turchia e la Siria devastate dal sisma. Seguiamo con apprensione le notizie che vedono vittime e distruzione. Siamo vicini alle popolazioni colpite ed esprimiamo il nostro più profondo cordoglio per le vittime e vicinanza a tutti i soccorritori e alle Consorelle della Mezzaluna Turca e Siriana, che si stanno prodigando nei primi interventi. Ci teniamo in contatto con la Protezione Civile essendo naturalmente disponibili all’eventuale partecipazione internazionale ai soccorsi”. Così il presidente della Croce Rossa Italiana, Rosario Valastro a proposito del terremoto che ha colpito questa notte la Turchia meridionale e la Siria settentrionale. Il sisma, di magnitudo 7.9, ha provocato danni enormi, con il crollo di centinaia edifici e un bilancio, al momento, di oltre 2.300 morti.

terremototurchiaNel frattempo Medici senza frontiere ha reso noto di aver ricevuto molti feriti nelle proprie strutture nella Siria nord-occidentale. Molte, tuttavia, sono le persone giunte in ospedale già morte. A Idlib, in Siria, dalle prime ore del mattino, i team di Msf stanno curando i feriti in alcuni ospedali supportati e donando kit medici di emergenza ad altre strutture della zona, fanno sapere dall’organizzazione, che afferma di restare in stretto contatto con le autorità per capire come supportare entrambi i paesi e le popolazioni colpite dal terremoto.

“Come Unicef esprimiamo le nostre più sentite condoglianze alle famiglie che hanno perso i propri cari nel devastante terremoto che ha colpito oltre 10 provincie nelle regioni sudorientali della Turchia e il nord della Siria, auguriamo una veloce ripresa ai feriti”. Così l’Unicef in una nota.  “L’Unicef è pronto a supportare le operazioni di emergenza dei partner che dovessero rendersi necessarie. Secondo le notizie che ci giungono dal campo, la situazione è disastrosa. Siamo vicini ai bambini e
alle famiglie colpite da questa tragedia”. Adele Khodr, Rappresentante Unicef in Medio Oriente e Nord Africa ha sottolineato in un tweet:
“Il terremoto ha colpito in un momento in cui migliaia di bambini e famiglie sono già vulnerabili a causa del freddo inverno, condizioni economiche di difficoltà e mancanza di elettricità”.

Aibi, forte proprio del suo duraturo legame con quei territori, e dei contatti in essere con le persone che operano sul campo, si è subito mobilitata aprendo una raccolta fondi per il terremoto in Siria e Turchia. Per dare il proprio contributo alla raccolta, si può effettuare una donazione attraverso il modulo online  già predisposto sul sito di Aibi, oppure effettuare un bonifico bancario  all’IBAN  IT40Z0306909606100000122477, specificando nella causale: emergenza terremoto Siria e Turchia. Possibile anche fare un versamento su  c/c postale 3012 intestato ad Amici dei Bambini IBAN: IT89R0760101600000000003012 causale “emergenza terremoto Siria e Turchia”.

Redattore sociale

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