Agricoltura

Premio Ignobel alla biodinamica

“Sono favorevole all’agricoltura biologica ma la Biodinamica è altra cosa. Inserirla nella legge che regola il settore ha due significati negativi. Il primo culturale, l’altro economico”. A dichiararlo il premio Nobel Giorgio Parisi in vista dell’esame da domani alla Camera del disegno di legge sull’agricoltura biologica in cui sono inserite alcune norme che riconoscono e favoriscono la cosiddetta agricoltura biodinamica, “un metodo di coltivazione basato sulle cognizioni pseudo scientifiche” del teosofo Rudolf Steiner e gestito dalla multinazionale Demeter Int.
“Il Parlamento – dichiara Parisi – riconoscendo la biodinamica afferma la validità di metodi previsti da Steiner come l’uso di letame maturato nelle corna di vacca, oppure di fiori di Achillea sepolti per mesi nella vescica di cervo maschio. Ma non basta. Biodinamica è di proprietà di una società multinazionale con fine di lucro, la Demeter Int., che con il riconoscimento legislativo acquisisce un vantaggio competitivo rilevante rispetto ai tanti agricoltori che con serietà, onestà e sacrificio si sforzano di rispettare i disciplinari dell’agricoltura biologica”.

“È fondamentale – prosegue lo scienziato – che in Italia si consolidi la cultura politica, affinché i nostri rappresentanti al Parlamento votino con conoscenza e competenza sulle questioni che sono chiamati ad affrontare. Questo vuol dire anche chiedere a chi le conoscenze le ha di metterle a disposizione delle Istituzioni, come accade ad esempio negli Stati Uniti, dove il Congresso ricorre in modo strutturato alla consulenza del mondo scientifico quando deve decidere su questioni delicate e tecniche. Se così fosse anche in Italia, le norme sull’agricoltura biodinamica – osserva il fisico – non sarebbero arrivate neppure in discussione”.
“La chiara presa di posizione contro la biodinamica di un autorevole divulgatore come Piero Angela dimostra che anche la parte migliore del Paese è contraria alla diffusione di teorie pseudo scientifiche. Mi auguro per il bene del Paese – conclude Parisi – che la Camera rifletta su queste considerazioni, eliminando dalla meritoria legge sull’agricoltura biologica ogni riferimento alla biodinamica”.

 

Condividi