Diritti

A Bari sette melograni per ‘rinascere’ contro la violenza sulle donne

Si chiama “Rinascita. Un albero contro la violenza sulle donne” l’iniziativa che a Bari porterà alla piantumazione di sette melograni in altrettante zone della città tra cui l’orto sociale Ortodomingo, dove un gruppo di donne vittime di violenza seguite dal Cav ha avviato, nel 2019, un percorso di cura dell’orto, dalla semina al raccolto. L’iniziativa, realizzata in collaborazione dagli assessorati comunali al Welfare e allo Sviluppo economico, è sostenuto dalla società 2night Spa che ha scelto di devolvere l’importo di 3.600 euro, raccolto in occasione di “Aperol together we can cheers”, ad azioni di sensibilizzazione sul contrasto alla violenza sulle donne.

L’obiettivo è promuovere un momento di sensibilizzazione che abbia il valore simbolico della “rinascita” dopo la fuoriuscita da una situazione di violenza e che venga rappresentato dalla cura che la comunità avrà di ciascuna pianta e dei semi che saranno donati. Attraverso l’invito alla cura dell’albero e del seme piantato si vuole ricordare, infatti, l’importanza di rivolgersi a un Cav per denunciare una violenza, chiedere supporto e intraprendere un percorso di rinascita, di autodeterminazione, di cura del sé e delle proprie risorse.

“Oggi abbiamo scelto di compiere un gesto simbolico per confermare il nostro impegno quotidiano a tutela delle donne e a contrasto delle violenze di genere – commenta l’assessora comunale al Welfare Francesca Bottalico – Lo abbiamo fatto piantando insieme i primi “alberi della rinascita” per dare coraggio alle donne attualmente impegnate, con il sostegno del Cav, nel percorso di autonomia, empowerment e formazione professionale per ricominciare una nuova vita”. “Continua la collaborazione tra il mondo profit e delle attività produttive e quello del non profit e del sistema di welfare, che offre valore aggiunto alle aziende di qualità – sottolinea l’assessora comunale allo Sviluppo economico Carla Palone – Ringrazio la 2night, l’assessorato al Welfare e il centro antiviolenza per aver creato l’opportunità di costruire, grazie ai fondi raccolti, un’iniziativa di valore sociale e ambientale e mi auguro che in futuro tante altre realtà produttive vogliano prendere ad esempio questa scelta solidale rivolta alle donne vittime di violenza”.

Fonte «Agenzia DiRE, www.dire.it»

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