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Olio extra vergine, è boom di vendite

Volano in queste ultime settimane gli acquisti di olio extravergine d’oliva di qualità che registrano un aumento del 5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno imminente alle festività.

Sono le stime di Unaprol – Consorzio Olivicolo Italiano, un dato che testimonia la tendenza sempre più pronunciata degli italiani a rendere l’extra vergine protagonista delle tavole ma anche dei cesti enogastronomici donati sotto l’albero.

Ogni varietà accompagna, infatti, un piatti tipico regionale delle fese, dal cappone ripieno accompagnato da un olio di casaliva in Lombardia, ai tortellini in brodo con il Brisighella in Emilia Romagna, passando per l’olio di Canino al tipico abbacchio romano, dalla minestra maritata campana arricchita dalla cultivar ravece, fino al baccalà con le patate rafforzato dalla Coratina pugliese.

Una qualità dell’olio Made in Italy che conquista anche il mercato estero, precisa il Consorzio, visto che nei primi nove mesi del 2021 il valore delle esportazioni ha registrato +4,1% rispetto allo stesso periodo del 2020, a fronte di un calo del 5% i volumi. Un andamento che conferma un incremento del prezzo medio di vendita, mentre la flessione nei volumi è dovuta soprattutto alla contrazione delle richieste di prodotto italiano da parte degli Stati Uniti. In aumento sia in volumi che in valori l’export italiano verso Germania, Svizzera e Russia. Quanto infine alle giacenze di olio extravergine d’oliva italiano, invece, in base al report Frantoio Italia del Mipaaf, diminuiscono 10% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

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