Diritti

Bielorussia, Ue condanna processo farsa per Kolesnikova

Rilascio immediato della leader dell’opposizione bielorussa Maria Koleshnikova e del suo avvocato Maxim Znak. A chiederlo è l’Unione europea in risposta alla condannata questo lunedì da parte di un tribunale bilorusso a rispettivamente undici e dieci anni di carcere. “La condanna è basata su accuse infondate – denuncia Peter Stano, portavoce della Commissione Ue – e arriva dopo un processo che si è svolto interamente a porte chiuse, queste due persone sono dei prigionieri politici. Condanniamo fermamente la sentenza del tribunale e chiediamo il rilascio immediato e incondizionato di tutti i prigionieri politici in Bielorussia”.

Anche il ministro degli Esteri austriaco, Alexander Schallenberg, ha commentato su Twitter la condanna ricordando che l’Austria rimarrà al fianco di coloro che si battono per una Bielorussia libera, democratica e indipendente. Così come il presidente del Parlamento europeo David Sassoli.

Kolesnikova e il suo avvocato sono stati giudicati colpevoli di cospirazione per impadronirsi del potere statale in modo incostituzionale. Dopo le contestate elezioni dell’agosto 2020, il regime di Alexander Lukashenko ha arrestato migliaia di persone: gli attivisti ritengono che almeno 650 prigionieri politici siano ancora in carcere. L’Unione europea ha recentemente appesantito le sanzioni contro alcuni individui e imprese in Bilorussia, Lukashenko di tutta risposta ha mandato centinaia di migranti ai confini con la Polonia e la Lituania.

Bruxelles sta quindi lavorando a un quinto round di sanzioni su cui dovranno concordare però tutti i Ventisette Stati membri.

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