Mondo

Fuori tutti dalla Libia

Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha annunciato un piano per un cessate il fuoco in Libia. Lo riporta Al Arabiya. L’annuncio è stato fatto in conferenza stampa con il generale Khalifa Haftar e il presidente del parlamento di Tobruk, Aguila Saleh.

La cosiddetta “Dichiarazione del Cairo” prevede un cessate il fuoco, “nel rispetto di tutti gli sforzi e delle iniziative internazionali e delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza Onu sull’unità e l’integrità territoriale” della Libia.

L’iniziativa egiziana arriva dopo la sconfitta dell’autoproclamato Esercito nazionale libico (Lna) di Haftar nell’Ovest della Libia per mano delle forze del governo di accordo nazionale (Gna) di Tripoli, sostenuto dalla Turchia.

A inizio giugno le forze del Gna hanno annunciato l’avvio delle operazioni per strappare ad Haftar il controllo delle città di Sirte e Jufra. Stando a quanto riportato dal quotidiano egiziano Al Ahram, il piano egiziano “obbliga tutte le parti straniere a ritirare i mercenari stranieri dal Paese, a smantellare le milizie e a consegnare le armi per consentire all’Lna di collaborare con gli altri apparati di sicurezza per svolgere i propri compiti militari”.

La Dichiarazione del Cairo di fatto ingloba la proposta di revisione dell’Accordo politico libico, firmato nel 2015 a Skhirat con la mediazione dell’Onu, avanzata il mese scorso dal presidente del parlamento di Tobruk Saleh, chiedendo “un’equa rappresentazione delle tre province libiche (Tripolitania, Ciranenaica e Fezzan), attraverso un Consiglio presidenziale eletto dal Paese sotto la supervisione delle Nazioni Unite”.

Secondo quanto anticipato alla Ria Novosti da un parlamentare di Tobruk, dopo la tappa al Cairo Saleh è atteso a Mosca per negoziati. Un nuovo e rappresentativo Consiglio presidenziale rappresenterebbe, secondo l’iniziativa egiziana, “un punto di partenza per riunire le istituzioni libiche in modo che possano svolgere i loro compiti e garantire una giusta e trasparente distribuzione a tutti i cittadini delle risorse libiche”.

Di fatto l’iniziativa egiziana segna anche un nuovo accordo tra i due protagonisti dell’Est della Libia, Haftar e Saleh, dopo che a fine aprile il generale aveva dichiarato nullo l’Accordo politico libico a fronte della proposta di riforma del leader dell’Assemblea di Tobruk. “Entrambi i leader hanno dato prova di responsabilità e di atteggiamento patriottico che hanno portato a una iniziativa politica comune e globale volta a porre fine al conflitto libico”, ha rimarcato al Sisi.

Mentre anche l’Europa chiede “un cessate il fuoco immediato in Libia”, gli Emirati Arabi Uniti, che sostengono l’Esercito nazionale libico del maresciallo Khalifa Haftar, hanno espresso apprezzamento per l’iniziativa di dialogo sulla proposta dall’Egitto, che prevede il ritiro di tutti i mercenari stranieri dal territorio libico.

Il viceministro degli Esteri degli Emirati, Anwar Gargash, ha scritto sul suo account Twitter che l’approvazione degli Stati Uniti per la proposta del presidente egiziano Abdelfatah al Sisi “rafforzerà la spinta araba e internazionale per un immediato cessate il fuoco, il ritiro delle truppe straniere e ritorno al percorso politico”.

Migliaia di sfollati in fuga

Sirte intanto le forze del Governo di accordo nazionale di Tripoli, sostenute dai turchi, stanno fronteggiando a colpi d’artiglieria le milizie del generale della Cirenaica, Khalifa Haftar, che controllano la città dal 2016.

La battaglia è al suo terzo giorno e, insieme alla recente conquista di Tarhuna da parte delle forze del presidente Fayez al Serraj, ha costretto 16 mila libici ad abbandonare le proprie abitazioni, secondo quando rende noto la Missione dell’Onu in Libia, Unsmil.

Ankara pronta a trivellare

Il ministro delle risorse energetiche turco, Fatih Donmez, ha dichiarato che la Turchia è pronta a cercare petrolio in Libia.

“Nell’ambito delle trattative effettuate con il governo di Tripoli abbiamo ottenuto licenze per sette lotti che per tre mesi circa rimarranno sospese, poi inizieranno trivellazioni per ricerche a sfondo sismico e verranno definite le aree per la ricerca di petrolio”, ha dichiarato Donmez.

https://www.youtube.com/watch?v=isUDHJNOSLo

 

Condividi