
Gli agrumi sono perfetti nei mesi autunnali e invernali per fare il pieno di vitamina C e costruire una corazza contro freddo e sintomi influenzali. Arance, mandarini, clementine sono i frutti stagionali dei mesi di novembre, dicembre e gennaio, perfetti anche per colorare la tavola natalizia. Si accompagnano a limoni, pompelmi, lime, che troviamo anche in altri periodi dell’anno.
Ma perché è davvero così importante reintegrare la vitamina C? Risponde alla nostra domanda Letizia Saturni, nutrizionista health coach e autrice del libro Celiachia e Dieta Mediterranea senza glutine, esperta di dieta mediterranea e di patologie cronico degenerative e cardiovascolari.
Come spiega la nutrizionista, reintegrare la vitamina C nei mesi freddi è molto importante, ma non basta: «Siamo in un periodo dell’anno in cui sia il sistema immunitario che quello tegumentario (ovvero della pelle) sono spesso chiamati in causa per difenderci dai primi attacchi di batteri e virus. Un valido aiuto può essere dato dalla vitamina C, ma non da sola. La sua funzione è infatti espletata al meglio quando lavora in sinergia anche con alcuni minerali quali calcio, selenio, boro».
Qual è la quantità giornaliera consigliata di vitamina C? Prosegue la dottoressa: «Sono necessari 45-60 microgrammi al giorno di vitamina C. Fonti privilegiate sono gli agrumi, ma anche fragole, kiwi, peperoni, cavolfiore, pomodori, lattuga, radicchio rosso. Per la frutta fresca di stagione la quantità raccomandata è 1-2 porzioni/die, di circa 150 g ciascuna. Quando invece parliamo di ortaggi o insalate la porzione è, rispettivamente, di 200 g e 50 g».
L’esperta consiglia inoltre di non mangiare agrumi e frutta a fine pasto: «Piuttosto può essere un ottimo spuntino di metà mattina o metà pomeriggio».
E, come ogni alimento, anche gli agrumi presentano qualche dannosità, in special modo in caso di particolari patologie: «Vere e proprie controindicazioni riferite alla vitamina C non ce ne sono. Ma se pensiamo alla frutta, ricca di fruttosio, l’attenzione va posta a chi ha diabete o è attento al proprio peso corporeo. Rispetto alla verdura invece, soprattutto quella a foglia, vanno prese in particolare considerazione le persone che fanno terapia anticoagulante per la dose di vitamina K e che hanno diverticoli e/o colon irritabile per l’eccesso di fibra alimentare».