Ambiente

Lotta integrata, intendiamoci

Il cambiamento climatico, lo sfruttamento dei suoli con coltivazioni in mono-successione , la richiesta di frutta fuori stagione, portano a coltivazioni forzate e all’utilizzo di fitofarmaci. Oltre all’inquinamento ambientale e ai danni nel medio lungo periodo che ne conseguono, sulle nostre tavole arrivano prodotti tutt’altro che salubri.

I rischi per la salute sono sempre più alti e questo porta il consumatore a porre maggiore attenzione all’acquisto di cibi.

L’agricoltore può venirci incontro?

Cosa sono le coltivazioni effettuate con lotta integrata?

L’agricoltore ci viene incontro in questo senso producendo con mezzi di lotta integrata.

Vediamo di che si tratta…

Per coltivazione con lotta integrata si intende una particolare pratica agronomica secondo la quale si riduce drasticamente l’utilizzo di tutti i prodotti chimici di sintesi (fitofarmaci) che viene sostituito da tecniche che hanno un minor impatto sull’ambiente e consentono una maggiore salubrità degli alimenti. Queste tecniche di coltivazione utilizzano i metodi colturali, biologici, biotecnici e chimici in modo coordinato e si integrano per valorizzare tutti i fattori positivi della coltura da proteggere, utilizzano strumenti a disposizione (biotici e abiotici) con l’obiettivo di riottenere un equilibrio dell’agroecosistema. Con questa tecnica si registrano infatti quantità residuali minime di pesticidi perché si ha una riduzione media del 50 per cento di trattamenti chimici.

Perché è possibile questa riduzione?

Questa riduzione è possibile grazie all’utilizzo di mezzi di controllo come gli antagonisti naturali dei parassiti delle nostre colture, con tecniche di lavorazione del terreno che ostacolano in modo naturale lo sviluppo di infestanti, rotazioni colturali per limitare l’attacco di parassiti specie specifici, utilizzo di varietà resistenti, copertura del suolo con residui colturali (pacciamatura), trappole cromotropiche. La lotta integrata si pone come congiunzione tra agricoltura convenzionale e biologica.

Vengono rispettati specifici criteri nella applicazione della difesa integrata, indicati in appositi disciplinari di produzione integrata, specifici per ciascuna coltura.

Il prodotto da lotta integrata non è certificabile ma è proposto come prodotto di qualità.

Rocco Germano

 

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