Cucina Pensante

Limonare contrasta il diabete

Chi soffre di diabete sa che per evitare di avere la glicemia alta bisogna rinunciare anche a diversi alimenti, come quelli contenenti zucchero. Una delle convinzioni più note (ma non sempre vere) è proprio quella che bisogna evitare la frutta per sconfiggere il diabete. 

In realtà non è così: la frutta, se consumata in dosi corrette, permette infatti di regolarizzare i valori di glicemia, ma anche obesità, ipertensione e sindrome metabolica. Tuttavia vi è un particolare tipo di frutta che è l’ideale per contrastare la glicemia alta: si tratta degli agrumi. 

Essi contengono vitamine, flavonoidi, fibre e antiossidanti: in particolare l’esperetina che inibisce alcuni zuccheri contrastando così l’aumento della glicemia.

Da prediligere arance, limoni, mandarini, cedri, pompelmi, pomeli, mandaranci, bergamotti e qualsiasi frutto che provenga dalla famiglia del Citrus. E’ importante consumarli freschi, appena sbucciati, evitandoli in macedonie in quanto tale portata prevede l’aggiunta di zuccheri artificiali estremamente dannosi per chi soffre di diabete.

In quanto frutti, bisogna inoltre evitare di assumerli in concomitanza a un pasto eccessivamente ricco di carboidrati poiché ciò porterebbe a un eccesso di glicemia: meglio associarli a verdure.

Quando si parla di frutta e diabete spesso il rischio infatti  è quello di imbattersi in opinioni contrastanti su quali frutti mangiare. Ancora troppo spesso infatti si sente dire che il consumo di frutta, eccezion fatta per la mela, sia da sconsigliare a chi soffre di diabete.

CARICO GLICEMICO

Il segreto per conciliare il consumo di frutta e il diabete è selezionare quei prodotti che contengono meno zuccheri e che hanno un basso indice glicemico. In realtà, quando si parla di frutta e diabete, non esistono divieti assoluti.

E’ vero, infatti, che alcuni frutti contengono una maggiore percentuale di zuccheri, ma ciò non giustifica un loro completo allontanamento dalla tavola di chi soffre di diabete. Non bisogna mai dimenticare, infatti, che la quantità totale di carboidrati ricavati da un determinato cibo (carico glicemico) è spesso più importante della loro qualità (indice glicemico). In altre parole, quindi, anche la frutta zuccherina può essere consumata con le dovute accortezze, prima fra tutte la moderazione delle quantità.

Diabete: si combatte a tavola e con lo sport

Per chi soffre di diabete, una porzione di frutta non dovrebbe mai contenere più di 15 grammi di carboidrati. La grandezza di tale porzione varia semplicemente in base al contenuto di carboidrati presenti nel frutto. Sarà dunque ovviamente maggiore per quelli a basso indice glicemico e minore per la frutta che contiene più zuccheri.

Rispettando questa fondamentale indicazione, l’impatto dei due alimenti sui livelli di glucosio nel sangue sarà molto simile, anche se non identico. Oltre al contenuto in zuccheri, è infatti importante valutare la ricchezza in fibra e la forma con cui l’alimento si assume.

Più c’è fibra e minore è il picco glicemico raggiunto dopo la digestione. Per questa ragione il succo d’arancia ha un indice glicemico superiore rispetto al frutto in spicchi, che a sua volta alza meno la glicemia quando si consuma con la parte bianca della buccia perché ricca di pectina.

QUALI FRUTTI SCEGLIERE?

Frutti come cachi, fichi, banane, uva, frutta secca, canditi e frutta sciroppata sono quelli che generalmente vengono sconsigliati alle persone che soffrono di diabete.

Attenzione anche ai succhi di frutta industriali. Molto spesso contengono zuccheri aggiunti.

Via libera invece, seppur con moderazione, a mele, pere, nespole, fragole, albicocche, arance, pesche e lamponi.

Alimenti consigliati

  • Ortaggi: piselli, fagioli, ceci, lenticchie
  • Frutta fresca: mele, pere, nespole, fragole, albicocche, arance, pesche, lamponi da assumere, ma con moderazione
  • Frutta fresca: banane, cachi, uva, fichi

Alimenti da evitare

  • Consumo saltuario di frutta secca, pesche sciroppate, purè di patate
Condividi