Attualità

A Caserta le bionde nascono in stalla

Ipa, Apa, Stout, Lager… l’estate si avvicina e una birra fresca è ideale…ma tra tutte queste varietà, gustose e conosciute, ci sono anche novità, made in Campania: un’ottima birra alla…bufala.
E’ stata presentata infatti a Caserta “Bubala”, la prima birra con siero di latte proveniente dalla lavorazione della Mozzarella di bufala campana dop. L’evento si e’ tenuto nella “casa” dell’eccellenza campana, la sede del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop presso le Reali Cavallerizze della Reggia di CASERTA. Bubala e’ una produzione dell’azienda brassicola casertana White Tree Brewing all’interno del progetto “Agrimemorie da Spillare”, un percorso che prevede l’utilizzazione di alcuni tra i prodotti maggiormente identitari della Campania e segnatamente di Terra di Lavoro. Hanno preso parte alla presentazione il mastro birraio Sergio Landolfi, il presidente del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop Domenico Raimondo e il sommelier Alessandro Schiavone che ha guidato la degustazione tecnica. Bubala e’ una birra “milk stout style”, ossia ad alta fermentazione alla quale viene aggiunto il lattosio.
Nel caso di Bubala si e’ sfruttato il lattosio naturalmente presente nel siero di latte di bufala campana proveniente da caseifici aderenti al consorzio di tutela; la birra presenta un colore ebano e dalla schiuma compatta di color nocciola chiaro. Al naso si avvertono le note tostate tipiche dei malti scuri utilizzati, i sentori erbacei del luppolo rimangono sullo sfondo. Al gusto si avverte un bouquet complesso di sapori che vanno dalla nota maltata e tostata, derivante dalla base dei grani, ai sentori erbacei del luppolo. Sullo sfondo si percepisce la nota dolce e sapida del siero di latte di bufala. Deciso l’amaro sul finale.
L’occasione e’ di grande valenza per l’agroalimentare italiano. Nel progetto Agrimemorie da spillare e’ gia’ in produzione “Liburia” birra alla Canapa e, dopo Bubala, sara’ il turno anche di una etichetta a base di grani antichi della Campania.

Condividi