Cucina Pensante

L’irresistibile perfezione del broccolo romanesco

È uno fra gli ortaggi più antichi, ma anche più affascinanti. Il broccolo romanesco è un vero prodigio della natura: buono in cucina e bellissimo da vedere. Merito della sua forma che pare studiata con perfetta precisione matematica. Oltre al verde brillante, il suo aspetto è degno di nota anche perché si presenta come un frattale, vale a dire un oggetto geometrico che si ripete nella sua forma su diverse scale.

In effetti quella del broccolo romanesco è una bellezza dal gusto psichedelico. Le sue spirali sembrano perfette per abbellire piatti con un tocco di inaspettato design. Ma quella estetica non è certo la sua unica virtù. Ricco di sali minerali e antiossidanti, questo cavolo dall’anima romana è anche una buona fonte di fibre, potassio, calcio e vitamina B2 che gli conferisce proprietà antianemiche, essendo in grado di stimolare la produzione di globuli rossi nel sangue.

Il broccolo romanesco appartiene alla stessa famiglia dei cavoli e ha un basso contenuto calorico (25 kcal per 100 grammi) che, accompagnato agli elevati valori nutrizionali, lo rendono ottimo per diete leggere e ipocaloriche. Per il suo gusto delicato è molto utilizzato in cucina ed è ideale da portare in tavola negli ultimi mesi dell’inverno.

Oltre alle inflorescenze si possono cucinare anche le foglie più tenere. La cottura ottimale è quella al vapore, per evitare di disperdere troppe proprietà, ma esistono varie possibilità per esaltarne gusto e virtù. Questi cavoli sono inoltre profondamente legati alla cucina tradizionale romana. Si ritrovano infatti nella minestra di broccoli romaneschi e arzilla, piatto povero ma gustoso che li vede accanto alla razza; oppure cucinati in padella “alla romana”, o ancora gustati in veste di frittelle con farina e uova onorando la tipica ricetta locale.

 

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