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Curare l’epatite C? Si può fare

I nuovi ‘superfarmaci’ contro l’epatite C sarebbero in grado non solo di eliminare la malattia, ma anche di farlo ‘ripagandosi’. Lo hanno affermato gli esperti al convegno ‘La rivoluzione in Hcv’ organizzato nella sede di Campoverde di Aprilia da Abbvie.
“L’eliminazione è possibile – ha affermato Alfredo Alberti dell’università di Padova -, la si può realizzare a livello nazionale. Si possono ridurre a zero i nuovi casi e ridurre nettamente, al 90% la prevalenza, con un controllo di malattia”.
Alla base della strategia ci sono i nuovi farmaci, che però ‘spaventano’ dal punto di vista della sostenibilità. Uno studio dell’università di Tor Vergata pubblicato su Global and Regional Health Technology Assessment sfata però questo mito. “Il nostro studio – ha spiegato Francesco Saverio Mennini, l’autore principale – dimostra che il costo che dovrà essere sostenuto dal Ssn per l’utilizzo dei nuovi farmaci può essere sostenibile. Già a partire dal 2018 ogni paziente trattato con i nuovi farmaci porterà a risparmi diretti e indiretti intorno ai 10mila euro, che diventeranno 14mila nel 2024. Questo a fronte di un miliardo di euro l’anno che si spendono già oggi per la malattia”.
In Italia, hanno ricordato gli esperti, le diagnosi di epatite C sono circa 300mila, ma la stima è che siano oltre 1,2 milioni i positivo all’hcv. “Il rilevante impatto della malattia – afferma Massimo Andreoni, presidente della Società Italiana di Malattie Infettive e coautore dello studio – comporterà per il Ssn l’esigenza di affrontare nei prossimi 5-10 anni un gran numero di cure per un numero sempre crescente di pazienti”.

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