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Sono un italiano vero. Il latte fresco made in Italy

Sarà presto più facilmente riconoscibile negli scaffali di vendita grazie a un nuovo logo, omogeneo per tutte le aziende, che verrà presentato al Tavolo con tutti i componenti della filiera agroalimentare convocato presso il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali. 

Lo ha annunciato il ministro Maurizio Martina, nel precisare che ”si tratta di un logo privato, facoltativo, e omogeneo per tutte le realtà produttive che consentirà di superare le attuali difformità tra azienda e azienda nelle indicazioni delle zone di mungitura”. ”Puntiamo per la prima volta a un coordinamento di tutti i soggetti” ha sottolineato il ministro, in attesa della presentazione della Relazione in merito da parte della Commissione Ue.

Plauso sul bollino che rende trasparente al consumatore il luogo di mungitura sul territorio nazionale è espresso dal capogruppo Pd in commissione Agricoltura Nicodemo Oliverio: ”Bene l’annuncio del logo al latte fresco italiano che rappresenta l’eccellenza del nostro Made in Italy”, ha commentato. E per il senatore Roberto Ruta (Pd) la nascita di un logo volontario e privato per il latte fresco 100% italiano, non obbligatorio ma coordinato dal ministero, ”rappresenta un serio passo avanti e fa seguito a molti altri incontri sul tema, che per la prima volta hanno coinvolto anche la distribuzione organizzata”.

L’iniziativa del logo per il latte rientra tra le misure di accompagnamento delle imprese italiane alla fine del regime delle quote latte, a fine mese, che avvia di fatto la liberalizzazione del mercato lattiero-caseario. Misure ad hoc sono previste per il sostegno di chi produce latte in montagna. Il settore lattiero-caseario in Italia annovera 35.544 aziende, secondo dati Agea 2012. 

Con 1.862.000 vacche da latte la produzione nazionale di latte vaccino è di circa 11 milioni di tonnellate, per un valore pari a 4,8 miliardi di euro. Il 50% del latte prodotto in Italia viene trasformato in formaggi Dop, con l’industria di settore che esprime un fatturato di 14,9 miliardi di euro, pari a circa l’11% del fatturato dell’industria alimentare italiana. 

Foto: Paolo Cipriani

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