Cultura

Bionde e rosse si sfidano tra le calle di Venezia

Non avrà la maestosità di Roma né il fulgore sfavillante del centro storico di Firenze, ma la sua bellezza è sottile e le sue calli la rendono simile a una matrioska tutta da scoprire. Il modo migliore per conoscere Venezia è muoversi a piedi. Ogni angolo ha una sua storia da raccontare, ogni chiesa ha i suoi misteri, ogni palazzo ha una sua targa che ricorda qualche personaggio famoso che vi ha abitato per un certo periodo di tempo. La Venezia più suggestiva è quella nascosta, quella raccontata dalle “persone del luogo”, che sanno destreggiarsi per le calli e per i vicoli, che hanno imparato prima ad andare in gondola che a camminare.

Piazza San marco (l’unica piazza le altre si chiamano “campi”) è abbagliante con il suo campanile, Palazzo Ducale, la Biblioteca Marciana, la Torre dell’Orologio e la Basilica dalle cinque grandi cupole sono,  insieme al Ponte di Rialto, i simboli della città e parte fondamentale di un patrimonio di storia e cultura. La piazza non è solo il centro culturale della città, ma è sociale di Venezia. Sotto i portici troviamo il Florian e ilQuadri, simboli per eccellenza dello stile di vita veneziano ed il leggendario Harry’s Bar dove si recavaErnest Hemingway quando soggiornava in città.

Se vi trovate a passeggiare per la città, a due passi esatti da piazza San Marco in una piccola calle detta “dei fabbri” troverete il Bar San Marco, dove potrete gustare una favolosa Heineken Extra Cold.

Uno dei più frequentati e divertenti punti di ritrovo dei giovani è Campo Santa Margherita. Lì segnaliamo ilPier Dickens Inn e il Margaret Duchamp.  Il nostro suggerimento è quello di scegliere il Pier Dickens Innper il pranzo o la cena, visto che alla pizzeria affianca una serie di proposte gastronomiche interessanti. Al Pier troverete HeinekenDreherMurphy’s Irish Red e Murphy’s Irish Stout alla spina, alle quali si affianca un’ottima selezione dal ricco catalogo Dibevit. Aperto dalle 10 del mattino fino alle 2 di notte, ha il merito di essere tra i promotori del Carnevale in Campo Santa Margherita, ma anche di offrire musica e cabaret dal vivo nelle serate invernali. Orario elastico, dunque, così come al “vicino di casa” Margaret Duchamp, che apre per colazione e chiude o a tarda notte. Al Duchamp si va sicuramente per onorare il rito venezianissimo dello spritz, ma non si commette comunque peccato se invece si opta per una buona birra. Il locale offre un’ampia selezione di chiare, ambrate e scure: Fischer BlondMurphy’s Irish RedAffligem RougeBirra MorettiMurphy’s Irish Stout e la blanche Wieckse Witte. C’è l’imbarazzo della scelta…Così come, in fondo, c’è solo l’imbarazzo della scelta per quanto riguarda Venezia. Perché, davvero, di Venezia ce ne sono tante, tutte raccolte sulle 118 isolette, collegate da oltre 400 ponti che attraversano 176 canali, e di sicuro c’è anche la vostra… ilovebeer
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