Attualità

Tutelare gli agrumeti caratteristici? Si può fare

Tutelare e a valorizzare alcune aree agricole caratteristiche di particolare rilevanza sotto l’aspetto economico, culturale e ambientale, coltivate storicamente ad agrumi e ritenute di notevole interesse per il loro valore storico, paesaggistico e di salvaguardia del territorio rurale: e’ questo l’obiettivo del disegno di legge all’esame del Senato, in commissione Agricoltura.

Una iniziativa che già ha avuto il via libera della Camera.
La coltivazione degli agrumi,  settore che rappresentava una fonte di benessere,  ha subìto dagli anni Sessanta una sempre più accentuata perdita d’importanza a causa delle mutate condizioni commerciali, sociali e culturali.

Il risultato di tale processo si è concretato in uno stato di crisi aggravatosi negli ultimi decenni, che ha provocato l’abbandono di quelle aree, con conseguente impatto negativo sia a livello paesaggistico che di salvaguardia del territorio e con l’abbandono di quelle tradizioni che sono state un punto di forza della cultura italiana.

Viene perciò istituito il Fondo per la salvaguardia degli agrumeti caratteristici, con una dotazione di  1 milione di euro per il 2015 e per il 2016. A tale Fondo si attinge per la concessione di un contributo a copertura parziale delle spese per il recupero, la manutenzione e la salvaguardia degli agrumeti e  un contributo unico a parziale copertura  delle spese per sostenere il ripristino degli agrumeti abbandonati.


Ai consorzi di tutela delle produzioni di  agrumi  e’ affidato il compito di predisporre un progetto per aggiornare le aree di produzione tutelata di qualità e  per individuare gli interventi, mentre le Regioni dovranno stabilire l’ammontare delle risorse da destinare agli interventi di recupero e di ripristino, le modalità e i tempi per la presentazione delle domande, la selezione dei progetti e la formazione delle graduatorie in base all’istruttoria svolta dal comune competente.  
(sbo)

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