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Stati uniti del bio sottocosto

Walmart o Whole Foods, chi riuscirà ad offrire i prodotti bio più economici? Negli Usa da qualche tempo pare sia in corso una vera e propria sfida incentrata sul biologico low cost. Sempre più persone scelgono la spesa bio e i prodotti non fanno più parte soltanto della nicchia di negozi specializzati di cui Whole Foods è il capostipite.

Le comuni catene della grande distribuzione hanno deciso di presentare sul mercato prodotti bio con il proprio marchio a prezzi convenienti. Proprio a partire da Walmart negli ultimi mesi il bio è diventato low cost, ad esempio con la decisione di rilanciare i prodotti a marchio Wild Oats con un prezzo più basso. La promessa per i consumatori consiste in un risparmio del 25% rispetto a prodotti di altri marchi. Walmart è dunque tra i maggiori concorrenti che tentano di avvicinarsi al più grande rivenditore di prodotti biologici degli Usa, il già citato Whole Foods Market.

Walmart ha in programma di procedere a passi da gigante nella grande distribuzione di prodotti bio e di abbassare i prezzi sempre di più per andare in contro alle richieste dei consumatori. Non è la prima volta che Walmart annuncia una simile mossa, Whole Foods deve dunque preoccuparsi? Lo scorso aprile Walmart ha rinnovato i propri termini di collaborazione con Wild Oats, con l’intenzione di offrire 10 prodotti alimentari certificati ad un prezzo ribassato. Questi 100 prodotti si aggiungeranno ai 1600 articoli bio che Walmart vende già.

Walmart vuole modificare il tradizionale concetto (e preconcetto) secondo cui il biologico è  e deve essere costoso. Sta dunque cercando un nuovo posizionamento di prezzo per i generi alimentari che li renda più accessibili ai consumatori. Cibo di qualità a prezzi bassi per attirare i clienti più attenti all’alimentazione sana.

Pare però che a Walmart occorrerà davvero molto tempo per superare il primato di Whole Foods nel biologico. Sembra una missione quasi impossibile. Le due aziende hanno un approccio al biologico molto diverso. Whole Foods cura da vicino la coltivazione e la produzione alimentare e si pone come il massimo punto di riferimento per l’alta qualità alimentare.

Whole Foods ha come target una clientela ad alto reddito a cui non dispiace pagare di più per il biologico, dato che la qualità e garantita. Walmart invece si interessa al biologico poiché vede sempre più consumatori orientati verso i prodotti certificati. Vorrebbe dunque rendere il bio alla portata di tutti: non più prodotti cari e d’élite, ma low cost e destinati la grande pubblico. Chi vincerà la sfida? Se i target rimarranno separati, probabilmente ciascuna delle due realtà continuerà a competere semplicemente con se stessa.

Marta Albè

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