Attualità

A Scampia apre Chikù, primo ristorante italo-rom

Nel quartiere più complicato di Napoli, in viale della Resistenza Comparto 12, si uniscono le attività pedagogiche e culturali dell’associazione “chi rom e…chi no” e il talento culinario de “La Kumpania” che mette insieme un gruppo di donne rom e italiane, in un percorso di auto-sostenibilità e costruzione di un luogo di sperimentazione, cantiere di pratiche e riflessioni.

La Kumpania, nata da un progetto di “chi rom e…chi no”, è dal 2013 la prima impresa sociale nel campo della gastronomia interculturale formata da rom e italiani che prova a dare risposte concrete in termini di emancipazione economica e sociale e lotta alle discriminazioni, a partire da un territorio complesso come quello di Scampia. L’impresa sociale è vincitrice di due premi di innovazione sociale ed ha ottenuto il sostegno per lo start-up d’impresa da parte di UniCredit Foundation e Fondazione  CON IL SUD diretta da Carlo Borgomeo, ex presidente di Sviluppo Italia. Dal 2014 si avvale peraltro del sostegno della Fondazione Peppino Vismara.

CHIKÙ, anche grazie alla sua particolare collocazione, al di sopra dell’Auditorium di Scampia con vista panoramica sulla villa comunale, vuole essere uno spazio aperto, conviviale, innovativo per la proposta e la sua vitalità, per la capacità di coniugare linguaggi e stili diversi, un luogo in cui potersi incontrare, riflettere, costruire, fare città a partire dai percorsi di partecipazione attiva e di advocacy che “chi rom e…chi no” da 12 anni mette in piedi con gli abitanti dell’area metropolitana di Napoli.

Inoltre, Chikù mette a disposizione i suoi locali per corsi di cucina multiculturale per l’infanziapercorsi enogastronomici inseriti nei circuiti di turismo sostenibile, eventi culturali e teatrali, laboratori pedagogico-culturali e di autocostruzione creativa, spazio “buBamara” dedicato ai piccoli e ai grandi, residenze artistiche, inchieste, presentazione di libri, tavole rotonde, seminari nazionali e internazionali, sportello legale.

Foto di Davide Cerullo,  un ex ragazzino di Scampia finito nelle mani della camorra che ha deciso di voltare pagina e che è coautore con Alessandro Pronzato di un  libro omonimo “Ali bruciate (2010)

 

 

 

 

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