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Juventus-Roma: tutto irregolare?

Nella settimana in cui si raduna nuovamente la Nazionale di Antonio Conte, tutti i giornali non hanno fatto altro che parlare dell’accesissima gara del campionato di calcio tra la Juventus degli italiani Buffon, Bonucci, Chiellini, Marchisio e Pirlo e la Roma dell’americano Pallotta e del francese Garcia, con il solo Capitano Totti in campo dal primo minuto a rappresentare i colori del calcio nostrano. Con tutti i problemi che abbiamo, il caso è finito pure in Parlamento. Anche noi, con maggiore calma e senza preconcetti dettati dal tifo o dalla storia, non possiamo comunque esimerci dal considerare quel che è successo allo “Juventus Stadium” di Torino domenica scorsa. Nel post-partita si sarebbe discusso lo stesso, figuriamoci dopo i tre rigori concessi dall’arbitro Rocchi appartenente alla sezione AIA di Firenze. Ma procediamo con ordine.

Juventus e Roma si presentano alla sfida che ha già il sapore di scudetto forti del bottino pieno delle prime cinque giornate di campionato: se i bianconeri hanno battuto in serie Chievo, Udinese, Milan, Cesena e Atalanta senza subire gol, i giallorossi si sono sbarazzati dalla prima alla quinta di Serie A delle toscane Fiorentina ed Empoli, del Cagliari di Zeman, con affanno del Parma per effetto della punizione di Miralem Pjanić e infine dell’ostico Verona di Mandorlini grazie alla doppietta nel finale della coppia di amici Florenzi-Destro. Il designatore Messina non fa dirigere la gara a Rizzoli, che con gli assistenti Faverani e Stefani avevano (almeno loro) onorato il Mondiale brasiliano arbitrando (benissimo) la finale, perché (così pare) già chiamato per il big-match della terza tra il Milan di Pippo Inzaghi e la Juventus di Massimiliano Allegri.

Comincia una partita che come da previsioni appare molto equilibrata e combattuta. Al 27’ l’arbitro Gianluca Rocchi, già dichiarato “morto” per uno scherzo di cattivo gusto al termine di una sfida europea tra Manchester City e Real Madrid di qualche tempo fa, concede il primo penalty trasformato da Tévez per tocco di mani di Maicon in barriera sugli sviluppi di una punizione di Pirlo. Al 32’ Totti pareggia su rigore per fallo di Lichtsteiner che abbraccia in area lo stesso Capitano. Al 44’ la Roma passa in vantaggio con Iturbe che batte Buffon sul primo palo dopo uno splendido assist di Gervinho. Nel terzo minuto di recupero del primo tempo (l’arbitro ne aveva concesso uno – ma è a sua discrezione decidere quando fischiare la fine) Tévez segna il suo secondo rigore dopo il fallo di Pjanić su Pogba. Nel secondo tempo il gol-partita di Bonucci arriva al 41’ con Vidal in sospetta posizione di fuorigioco davanti al portiere giallorosso Skorupski.

Nel corso di una gara più che nervosa sfuggita evidentemente di mano all’arbitro, vengono ammoniti gli juventini Chiellini e Lichtsteiner ed il romanista Gervinho per gioco scorretto, il bianconero Bonucci per proteste mentre Tévez ed i giallorossi Maicon e Totti rimediano il cartellino giallo per comportamento non regolamentare. L’allenatore romanista Rudi Garcia viene allontanato dal terreno di gioco per proteste al 26’ del primo tempo (in occasione del primo rigore concesso da Rocchi) per aver mimato il suono del violino nell’area tecnica; poi lo spagnolo della Juventus Morata ed il greco Manolas della Roma vengono espulsi al 44’ del secondo tempo ancora per quel che è stato definito anche in questo caso comportamento non regolamentare: brutto fallo del primo con conseguente reazione del secondo, poi si sfiora la rissa in campo.

All’indomani della battaglia in campo (e fuori dal campo davanti ai microfoni) il quotidiano sportivo romano “Il Corriere dello Sport” parla di “Campionato falsato!” mentre l’omologo giornale torinese “Tuttosport” titola “Juve capoccia”; la “Gazzetta dello Sport” se la cava invece con “Gioia Juve, Rabbia Roma”. Ma chi ha ragione: Totti che dichiara “… finché ci sono loro arriveremo secondi …” o Marotta che replica “… non abbiamo rubato nulla …”? Al di là degli schieramenti di parte, non è stato facile neanche alla moviola ricevere con certezza e subito il verdetto delle numerose difficili decisioni arbitrali che Gianluca Rocchi ha dovuto assumere in pochi attimi: dal mani di Maicon all’abbraccio su Totti, dal volo di Pogba sulla linea dell’area al presunto fuorigioco di Vidal. Se ne è già discusso abbastanza, se ne discuterà ancora.

In virtù di quel che dice il regolamento, in base al nostro convincimento e per effetto di qualche deduzione logica si potrebbe affermare in sintesi che: innanzitutto e fino a prova contraria l’arbitro era in buona fede (altrimenti non avrebbe esitato ad esempio a fischiare in avvio di gara un penalty a favore dello juventino Marchisio, che non c’era ma sembrava ai più evidente ad una velocità normale) e comunque tutti gli episodi controversi vertevano su questioni di centimetri; il primo rigore non si doveva concedere (l’eventuale fallo di mani del brasiliano Maicon è avvenuto appena fuori area, come inizialmente considerato dallo stesso direttore di gara: quell’incertezza è costata cara a Rocchi ed i calciatori ne hanno poi approfittato per assumere un atteggiamento sbagliato, tipicamente italiano); si potevano giustamente assegnare i due successivi rigori, mentre è ok il gol di Bonucci: Vidal non impalla Skorupski quando parte il tiro (per la FIFA c’è fuorigioco soltanto quando si ostruisce la visione o si contende il pallone). Sul campo, la Roma avrebbe meritato il pari.

Mentre un eventuale deferimento per Francesco Totti sarà deciso più in là con i tempi della Procura Federale, il Giudice Sportivo ha intanto squalificato per due turni Manolas << per avere, reagendo ad un fallo subito assunto un atteggiamento intimidatorio nei confronti di un calciatore avversario, fronteggiandolo aggressivamente >> e per uno Morata << per essersi reso responsabile di un fallo grave di gioco >>, ammonendo con diffida (più un ammenda di 5mila euro) l’allenatore Garcia che << ha mantenuto un costante rapporto verbale con i tecnici >> dopo l’allontanamento; riguardo alle due società 20mila euro di ammenda alla Roma (bengala acceso e bottiglie in campo e contro gli avversari) e 30mila alla Juventus (schiaffo in tribuna ad un componente della panchina della Roma e utilizzo di bengala e laser). La nostra cultura, non soltanto sportiva, è regolare?

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