Ambiente

Ambientalisti a caccia di alleanze

“Per più di 35 anni, la ‘Birds directive’ ha aiutato a proteggere gli uccelli selvatici in Europa”. Con queste dichiarazioni, anche il commissario all’Ambiente Janez Potočnik ha preso parte alla conferenza organizzata dalla FACE, la Federazione europea delle Associazioni per la Caccia e la Conservazione, in collaborazione con la Direzione Generale Ambiente della Commissione europea, sul futuro della “Direttiva europea sugli uccelli”. Alla conferenza sono intervenuti sia esponenti della FACE sia rappresentanti di associazioni ambientaliste. Secondo Potočnik anche la caccia “responsabile e sostenibile” ha giocato un ruolo importante nella protezione dei volatili, supportata dagli accordi tra cacciatori e organizzazioni per la “conservazione” degli uccelli.

Il presidente della FACE Gilbert de Turckheim ha messo in chiaro sin da subito che “caccia e protezione ambientale possono andare di pari passo”, anzi, “devono unire le forze”. E’ vero, però, che esistono conflitti, soprattutto negli stati membri più che a Bruxelles. Turckheim, ha ricordato l’esempio italiano in cui non sono poche le controversie fra cacciatori e Lipu, la Lega italiana protezioni uccelli. Insomma è ora di intendersi meglio, dare meno lavoro alla Corte di giustizia nelle controversie sull’interpretazione della direttiva e risolvere i conflitti “perché il nemico è comune, ed è la distruzione dell’ambiente”.

Aperto al dialogo anche Antonio Morabito, esponente di Legambiente, che pensa ad una “sfida comune”, il cui nodo principale non è tanto il rinnovo della direttiva, ma le “relazioni fra gli uomini e le donne delle varie associazioni per combattere la minaccia alla biodiversità”.

 Una possibile revisione della direttiva è stata paventata nella “mission letter” inviata recentemente da Jean Claude Juncker al Commissario designato per l’Ambiente Karmenu Vella, a cui ha chiesto di “valutare l’opportunità di unire la direttiva sugli uccelli e quella sull’habitat, i due pilastri a tutela della biodiversità, per creare “un più moderno segmento di legislazione”.

Giuseppe Vargas (Eunews)

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