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Ecco i migliori 50 ristoranti del mondo

La rivista britannica Restaurant ha pubblicato il 28 aprile la sua classifica 2014 dei migliori ristoranti del mondo. Sul gradino più alto posto del podio è tornato il danese Noma. Al secondo posto El Celler de Can Roca di Girona, in Spagna, e al terzo l’Osteria Francescana di Massimo Bottura, a Modena.

La lista completa:

1. Noma (Copenaghen, Danimarca)
2. El Celler de Can Roca (Girona, Spagna)
3. Osteria Francescana (Modena, Italia)
4. Eleven Madison Park (New York, Stati Uniti)
5. Dinner by Heston Blumenthal (Londra, Regno Unito)
6. Mugaritz (San Sebastián, Spagna)
7. D.O.M. (São Paulo, Brasile)
8. Arzak (San Sebastián, Spagna)
9. Alinea (Chicago, Stati Uniti)
10. The Ledbury (Londra, Regno Unito)

11. Mirazur (Menton, Francia)
12. Vendôme (Bergisch Gladbach, Germania)
13. Nahm (Bangkok, Thailandia)
14. Narisawa (Tokyo, Giappone)
15. Central (Lima, Perù)
16. Steirereck (vVienna, Austria)
17. Gaggan (Bangkok, Thailandia)
18. Astrid y Gaston (Lima, Perù)
19. Fäviken (Järpen, Svezia)
20. Pujol (Città del Messico, Messico)

21. Le Bernardin (New York, Stati Uniti)
22. Vila Joya (Albufeira, Portogallo)
23. Restaurant Frantzén (Stoccolma, Svezia)
24. Amber (Hong Kong, Cina)
25. L’Arpège – Parigi, Francia)
26. Azurmendi (Larrabetzu, Spagna)
27. Le Chateaubriand (Parigi, Francia)
28. Aqua (Wolfsburg, Germania)
29. De Librije (Zwolle, Paesi Bassi)
30. Per Se vNew York, Stati Uniti)

31. L’Atelier Saint-Germain (Parigi, Francia)
32. Attica (Melbourne, Australia)
33. Nihonryori RyuGin (Tokyo, Giappone)
34. Asador Etxebarri (Atxondo, Spagna)
35. Martin Berasategui (Lasarte-Oria, Spagna)
36. Maní (São Paulo, Brasile)
37. Restaurant Andre (Singapore)
38. L’Astrance (Parigi, Francia)
39. Piazza Duomo (Alba, Italia)
40. Daniel (New York, Stati Uniti)

41. Quique Dacosta (Denia, Spagna)
42. Geranium (Copenaghen, Danimarca)
43. Schloss Schauenstein (Fürstenau, Svizzera)
44. French Laundry (Yountville, Stati Uniti)
45. Hof Van Cleve (Kruishoutem, Belgio)
46. Le Calandre (Rubano, Italia)
47. The Fat Duck (Bray, Regno Unito)
48. The Test Kitchen ( Città del Capo, Sudafrica)
49. Coi (San Francisco, Stati Uniti)
50. Waku Ghin (Singapore)

I vincitori sono scelti da novecento esperti internazionali, cuochi o critici gastronomici. Ognuno vota sette ristoranti, di cui almeno tre non del proprio paese, in cui devono aver mangiato nei 18 mesi precedenti. Non ci sono criteri predefiniti, e ogni esperto fa la sua classifica in ordine di preferenze personali.

Il regolamento dovrebbe garantire una certa imparzialità di giudizio, ma sia in Francia sia in Gran Bretagna (non particolarmente premiate nella classifica) circolano alcuni dubbi. Anche sul senso della classifica: “Certo, un posto in cima alla classifica fa benissimo agli affari. Tanto più che agli chef non costa praticamente nulla. Molte cose fanno un po’ rabbia e un po’ ridere: cosa significa i migliori 50? Non c’è niente di sorprendente, niente di nuovo, trattengo a stento uno sbadiglio”, scrive la critica del Guardian. “Come esercizio di marketing la classifica dei migliori 50 è un colpo di genio. Per i fissati del cibo che amano spuntare i ristoranti da un’arida lista, è un magnifico esercizio di autoerotismo. Ma per i normali frequentatori dei ristoranti, queste visite gastronomiche servono solo a creare frustrazione e a creare aspettative – ‘Mamma, guarda: sono nel miglior ristorante del mondo’ – che sono destinate a svanire”.

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