Cultura

‘An african city’, una serie tv contro gli stereotipi

Cinque donne, alle prese con i loro problemi e le sfide quotidiane, nella vita di una grande metropoli: non siamo a New York o Parigi ma ad Accra, in Ghana, teatro della nuova serie tv ‘An african city’ che mostra un continente diverso, lontano dai soliti stereotipi. “Sinceramente, i paragoni con ‘Sex and the city’ il famoso telefilm della Hbo, ci lusingano” spiega Millies Monyo, produttrice della serie in un’intervista all’emittente Npr, “Ma quello che vogliamo mostrare è che storie simili a quelle che si svolgono dall’altro lato dell’oceano, possono verificarsi anche da noi. E perché no?”.

Per la nuova serie, che ha già riscosso un ampio successo di pubblico in Ghana, la critica televisiva ha coniato l’aggettivo ‘afropolitano’, che sta ad indicare l’intreccio di usi e costumi occidentali con le tradizioni africane.

Le cinque protagoniste della serie sono donne moderne e privilegiate, che hanno studiato o vissuto all’estero per poi decidere di ritornare in Africa, dove cercano di realizzare le loro aspirazioni. C’è Ngozi, nigeriana, diplomata in commercio internazionale; Zeinab, ghanese nata in Sierra Leone e cresciuta ad Atlanta, divenuta una capace donna d’affari; Nana Yaa, l’aspirante giornalista; Sade, diplomata alla prestigiosa università di Harvard e Makena, di madre ghanese e padre inglese, rientrata ad Accra dopo un divorzio doloroso.

“Si troveranno a lottare per realizzare i loro obiettivi e spesso si scontreranno con chi giudica il loro modo di essere troppo ‘occidentale’ e spregiudicato” spiega ancora Monyo.

Sullo sfondo delle loro vite, si staglia una città vibrante piena di angoli da scoprire, in cui sono presenti le contraddizioni delle megalopoli africane, dalle periferie sovraffollate agli alberghi di lusso. “Quello che raccontiamo è un volto diverso dell’Africa, quello di cui alcuni non conoscono l’esistenza, fatto di ristoranti alla moda, abiti favolosi di stilisti locali e un enorme divario sociale tra classi ricche e povere” dice la produttrice.

Se la guerra, le carestie e la violenza restano volutamente fuori dalla porta in ‘An African city’ va fatto notare tuttavia che la serie descrive solo una piccola porzione delle società africane. La protagonista indiscussa è infatti una classe media, emergente e aggressiva, che costituisce una minoranza nell’immenso panorama del continente.

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