Diritti

Negare la libertà è giusto, ma non i libri

Gli scrittori inglesi si ribellano contro la decisione del governo di introdurre il divieto di inviare libri ai detenuti. Una vera e propria inutile doppia pena secondo gli intellettuali d’Oltremanica. I quali lamentano che la nuova misura,  che in realtà vieta l’invio di qualsiasi oggetto ai reclusi, avrebbe dovuto includere delle eccezioni. Cosa che invece non è avvenuta salvo che per i medicinali strettamente necessari. Dal canto suo l’esecutivo Cameron precisa che l’obiettivo del provvedimento è quello di incoraggiare i detenuti a comportarsi bene in modo che possano guadagnarsi il denaro sufficiente a comprare gli effetti personali che desiderano. Una visione non condivisa dagli autori che, con in testa lo scrittore Mark Haddon, hanno anche lanciato una campagna di raccolta firme contro la norma. La lettura dei libri, dicono, può essere fondamentale per l’educazione e la riabilitazione del prigioniero.

Fonte: Ivano Abbadessa (West). Foto: Gabriella Raffaelli

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