Cucina Pensante

Si fa presto a dire “Famose na carbonara”

5galPer fortuna, stasera, non c’erano agenti iscritti alla Coisp a controllarci.
I Coisp son quelli che hanno massacrato Stefano Cucchi e che,  stando alle dichiarazioni di molte pantere (poliziotte che per pochi soldi, e nonostante i colleghi maschi, si spezzano la schiena per affermare quella strana cosa chiamata legalità): “Sono da evitare. Come la peste”.

E insomma, approfittando del guanciale e di uova ruspanti acquistati alle Fontanelle, ecco cosa abbiamo combinato. Prima ci siamo letti la ricetta tipo.

Ingredienti per due persone
250 gr di spaghetti di qualità
150 gr di guanciale
pecorino romano a scaglie e/o grattugiato q.b.
pepe nero q.b.
sale
olio extra-vergine di oliva
una cipolla

6gLa preparazione
Per prima cosa lessiamo gli spaghetti in acqua salata in ebollizione. Nel frattempo peliamo la cipolla e su un tagliere facciamo un trito molto sottile. In una padella antiaderente mettiamo a soffriggere la cipolla con un filo di olio extra-vergine di oliva. Quando la cipolla inizia a diventare dorata, aggiungiamo il guanciale tagliato a dadini o listarelle sottili. Lasciamo a rosolare a fiamma viva per circa cinque minuti. Sfumiamo ora leggermente con del vino bianco da cucina, saliamo e maciniamo il pepe nero fresco. Si lascia ora insaporire a fuoco basso.In una terrina sbattiamo un uovo per commensale con sale, pepe, e pecorino grattugiato. Versiamo il composto a fine cottura, e aggiungiamo anche la pasta scolata al dente.Mantechiamo ora il tutto con pecorino a scaglie e un filo di olio extra-vergine di oliva a crudo. Una macinata di pepe nero per un gran finale è d’obbligo. Serviamo gli spaghetti alla carbonara ben caldi e fumanti in tavola.

Fin qui, la ricetta degli chef della Rete. Poi ci siamo detti, ma questi son matti. La cipolla nella carbonara? Ma quando mai… E allora ecco cosa abbiamo fatto:
Da una parte il guanciale lasciato rosolare in padella, rigorosamente, senza olio. Dall’altra due piatti fondi: nel primo abbiamo sbattuto due rossi d’uova mentre nell’altro un bianco d’uova, il cosiddetto albume.

Quando i rigatoni (è la pasta che preferisco, ma fate voi) erano pronti, li abbiamo versati nella ciotola col rosso d’uova e, poi, per un attimo in padella senza fuoco. Quindi, ancora caldi, di corsa nei piatti, dove abbiamo aggiunto con nonchalance il bianco montato col pecorino romano dop. Lo so, non è da tutti, ma provateci 🙂

Il video: “Italian Food” – “Spaghetti alla Carbonara” 

 

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