Cucina Pensante

Gelsi, che (sana) passione

Che una dieta ricca di frutta aiuti a ridurre l’incidenza di svariate patologie di tipo degenerativo (disturbi cardiovascolari legati a processi infiammatori e cancerosi) è noto a tutti. Quel che forse sanno in pochi è che i frutti di gelso sono antianemici ricchi di di vitamina C, calcio e fosforo, senza dimenticare il loro valore nutrizionale per zuccheri, lipidi e proteine.

Il Gelso bianco: albero alto fino a 15 metri. I suoi frutti sono sempre stati considerati lassativi. Per l’elevato contenuto di zuccheri (22%), molte popolazioni asiatiche li utilizzavano come edulcoranti, sia freschi che secchi, ridotti in farina. Attraverso la loro fermentazione è possibile ricavarci una bevanda alcolica.

Il Gelso nero: confettura, gelatina, sorbetto, dolci, grappe, sotto spirito. L’aggiunta nella macedonia di frutta ne migliora sapore e profumo. Aromatizzante e colorante per gelati, conferisce colore blu-violetto. L’infuso di foglie ha proprietà antibiotiche. La polpa viene usata in cosmesi per maschere lenitive per pelli secche. Il succo trova impiego nelle lozioni idratanti.

Un’altra attività importante da prendere in considerazione è quella ipoglicemizzante delle foglie, per la quale non sono ancora stati individuati i componenti ritenuti responsabili. In particolare, emerge che l’abbassamento della glicemia a digiuno non raggiungerebbe valori superiori al 20%, mentre più netta sarebbe l’azione in caso di iperglicemia.
Gli estratti ricavati dai vari componenti possono essere quindi indicati come supplemento nella terapia di pazienti diabetici: forma e posologia devono però essere stabilite in base al tipo di diabete, ai farmaci che si stanno assumendo, alla dieta e alla presenza di eventuali complicazioni nella patologia . Generalmente la modalità di assunzione preferita è la tisana, con altre droghe che possono aumentarne o modularne l’azione.

Ad esempio (Riva E., 1995):
40g Gelso nero (foglie), 30g Mirtillo (foglie), 10g Galega (sommità), 10g Fagiolo (bacelli), 10g Noce (foglie); un cucchiaio per tazza, lasciare in infusione per 10-15 min; assumere 2-3 tazze al dì.
Oltre a questa proprietà, le foglie manifestano anche una blanda attività diuretica e soprattutto anti-dopaminergica.

Come preparare l’infuso: prendete una manciata di foglie e sminuzzatele in mezzo litro di acqua. Lasciatele in infusione per 10 minuti e bevetene 3 tazze al giorno. E’ adatto nella cura del diabete e della diarrea. Inoltre, può essere utilizzato per sciacqui e gargarismi nella cura dell’angina, delle stomatiti e delle afte. Contro le perdite bianche è invece particolarmente adatto un decotto ottenuto con due manciate di foglie in mezzo litro di acqua.

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