Negli Stati Uniti se ne consumano quasi cinque miliardi l’anno e probabilmente chi li mangia sa di non fare il pasto più salutista possibile ma che quella che sta addentando sia carne non lo metterebbe in dubbio. Alcuni ricercatori della Laurel School di Shaker Heights, nell’Ohio, il dubbio se lo sono posto e hanno fatto analizzare gli hamburger di carne di otto catene di fast food. I risultati sono stati pubblicati dalla rivista Annals of Diagnostic Pathology e sono sconcertanti: in alcuni casi, la carne rappresenta solo il due per cento. La maggior parte è costituita da acqua e il resto da vari tessuti, nervi, tessuto adiposo, cartilagini e ossa.

Il contenuto di acqua varia dal 37,7 al 62,4 per cento, con una media di circa il 49%, mentre la percentuale di carne varia tra il 2,1 e il 14,8 per cento, con una media di circa il 12%. Non è stato trovato tessuto cerebrale.

In due degli otto hamburger analizzati sono stati trovati batteri potenzialmente nocivi alla salute umana, dei parassiti appartenenti al genere Sarcocystis, che si localizzano sotto forma di cisti nei muscoli e nei tessuti dei mammiferi. L’ingestione di questi parassiti può provocare vomito, nausea, dolore addominale, diarrea, diminuzione dell’appetito, aumento del battito cardiaco e difficoltà respiratorie.