Attualità

A Mastella gliel’hanno fatta sotto il naso

Ventidue indagati, undici misure cautelari, ventitré ditte coinvolte in un traffico di rifiuti pericolosi interrati in una discarica abusiva di oltre diecimila metri quadrati a Ceppaloni, in provincia di Benevento, il Comune noto in tutta Italia come il paese di Clemente Mastella, esempio di politica radicata sul territorio secondo alcuni, di clientelismo secondo altri.

L’indagine, iniziata nel gennaio 2011 dal Corpo Forestale dello Stato, ha portato alla scoperta di una vasta organizzazione di traffico illecito di rifiuti speciali pericolosi, solidi e liquidi, interrati nei terreni della località “Stazione”, a Ceppaloni. Nella discarica sono stati sepolti oltre diecimila metri cubi di rifiuti pericolosi, tra cui sanitari a rischio infettivo – siringhe usate, provette, aghi, flebo -, mescolati dai gestori con altri rifiuti speciali provenienti prevalentemente da cantieri edili della vicina Benevento.

Un po’ più a valle venivano sversati rifiuti liquidi, causa dell’inquinamento delle falde acquifere sottostanti. L’azienda che gestiva la discarica, il cui giro di affari si aggirava intorno ai due milioni di euro, era sprovvista di ogni autorizzazione amministrativa. Il gestore della discarica, che è stata sequestrata insieme a trentasei camion, è stato arrestato e portato in carcere. Altre dieci persone sono state sottoposte ad altre misure cautelari.

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