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In Cina hanno dato le Perle in pasto ai porci

Un quinto degli ortaggi coltivati nella regione del delta del Fiume delle Perle, il terzo per lunghezza e il secondo per portata della Cina, è contaminato da metalli pesanti provenienti dalle produzioni industriali, come arsenico, cadmio, rame e mercurio, con livelli superiori a quelli ammessi. E’ questo il risultato del boom industriale della provincia del Guangdong – in particolare del settore elettronico, galvanico, tessile e della pelle – denunciato dal direttore dell’Istituto degli affari pubblici e ambientali, le cui parole sono state riferite dal South China Morning Post.

In alcuni vegetali dei nove centri di produzione agricola della zona del delta del Fiume delle Perle sono state trovate anche tracce di piombo, cromo e zinco, che possono accumularsi per anni nel corpo umano, causando cancro e danni al sistema nervoso.

La contaminazione da metalli pesanti è aggravata dalle piogge acide, causate dalle emissioni atmosferiche delle fabbriche e delle auto. Quasi la metà delle precipitazioni nella provincia del Guangdong è acida e questo aumenta l’acidità dei terreni agricoli, aumentando la mobilità di alcuni metalli pesanti.

Questo allarme ambientale e sanitario arriva un mese dopo che a Canton, capoluogo del Guangdong e terza città della Cina con circa undici milioni di abitanti, si è scoperto che circa la metà del riso raccolto dai mercati locali nei primi tre mesi dell’anno è risultato positivo al test del cadmio.

Un rapporto dell’ente oceanografico cinese ha documentato che, nel 2012, il fiume Pearl ha scaricato nel mar Cinese Meridionale oltre 3.700 tonnellate di metalli pesanti.

Articolo South China Morning Post

Foto di Grabriella Raffaelli

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