Cucina Pensante

Si può fare a meno dei farmaci, ma non della ricerca

Questa volta la speranza arriva dagli agrumi, più precisamente dalla pectina. In questa molecola, opportunamente modificata, potrebbe celarsi la chiave per curare il cancro. La sostanza avrebbe già mostrato di possedere molteplici proprietà anticancro. Nome in codice della pectina modificata è MCP. Lo studio, pubblicato sull’American Journal of Pharmacology and Toxicology, attribuisce alla sostanza ricavata dagli agrumi un’importanza fondamentale nella possibile cura per il cancro.

Cerchiamo di capire come agisce questa molecola. Ma prima non perdetevi questo video con il naturopata Giuseppe Messina e suoi agrumi da passeggio.

La pectina è un polisaccaride ramificato (zucchero complesso) ampiamente presente in una varietà di frutti. Gli agrumi rappresentano un alimento con delle naturali proprietà antitumorali; i biologi che si occupano di ricerca sul cancro hanno trovato un loro coinvolgimento nei processi di disintossicazione, riscontrando proprietà anti-cancerogene. In particolare, la pectina (CP) e la Modified Citrus Pectina (MCP) hanno dimostrato di avere un ruolo inibitorio significativo nell’invasione, angiogenesi e sopravvivenza delle metastasi delle cellule cancerogene.

Le interazioni e l’inattivazione di oncogeni ricavata da CP e MCP nel melanoma e nel mieloma multiplo a carico di prostata, mammella, fegato, polmone, suggeriscono che CP e MCP potrebbero svolgere un ruolo importante nella chemioterapia e nella chemioprevenzione.

Lo studio, realizzato dai ricercatori dell’Indiana University Health, guidati da Isaac Eliaz, si è concentrato sulla funzione biologica della pectina in relazione alle sue proprietà, le fonti, la struttura e il suo potenziale ruolo cancerogeno nella disintossicazione e nella soppressione del cancro.

Eliaz ha dichiarato: “Più impariamo a conoscere la MCP, più diventa impressionante. Con la sua capacità di controllare i tumori aggressivi, ridurre l’infiammazione, migliorare l’immunità, chelare i metalli pesanti e lavorare in sinergia con una varietà di agenti chemioterapici, si è guadagnata un ruolo importante all’interno dei protocolli anti- cancro e dalle malattie croniche”.

Come ribadito le proprietà delle pectine non sono nuove nella comunità scientifica, tuttavia, le lunghe e complesse fibre solubili della pectina sono troppo grandi per essere assorbiti dalla circolazione sanguigna. Il problema della pectina è quindi la biodisponibilità, ossia, la quantità di sostanza che l’organismo umano riesce ad utilizzare. Questo problema è stato risolto con lo sviluppo della MCP, ricavata dalla pectina degli agrumi mediante un processo di modifica per ridurre le dimensioni e “attraversare” la ramificazione delle molecole della pectina; la modifica consente alla MCP di essere assorbita facilmente dalla circolazione e di esercitare numerosi effetti terapeutici in tutto il corpo, ormai dimostrati in diversi studi.

MCP ha dimostrato di indurre l’apoptosi nelle cellule tumorali. Apoptosi, nota come morte cellulare programmata, è soppressa nei tumori, permettendogli così di crescere in maniera incontrollata. Numerosi studi hanno dimostrano che MCP supporta l’apoptosi nel cancro, tra cui uno studio del 2010 della Columbia University, che ha scoperto che MCP ha indotto l’apoptosi nelle cellule androgeno-dipendente e androgeno indipendenti di cancro alla prostata.Questo è particolarmente significativo perché il cancro alla prostata, androgeno indipendente, è altamente aggressivo e difficile da trattare.

Altre importanti scoperte dimostrano le abilità di MCP di rendere la chemioterapia più efficace. La co-somministrazione di MCP con cisplatino, etoposide e doxorubicina rende le cellule tumorali più sensibili a questi trattamenti. MCP è anche utile durante la radioterapia, contribuendo a proteggere gli organi dagli effetti dannosi delle radiazioni infiammatori.

Uno dei biomarcatori, “colpevole” attivo nella progressione del cancro è la proteina di segnalazione cellulare, galectina-3. Elevati livelli di questa proteina sono direttamente connessi con sviluppo, progressione e metastasi di molti tumori, nonché le malattie croniche legate all’infiammazione e alla fibrosi. Grandi studi clinici hanno dimostrano il coinvolgimento diretto di galectina-3 nelle malattie cardiovascolari e di insufficienza cardiaca, mentre altri studi mettono in evidenza il suo ruolo nella fibrosi renale, insufficienza epatica, artrite e altre malattie pro-infiammatorie.

Galectina-3 è una molecola che permette alle cellule tumorali di aggregare e formare metastasi; spinge inoltre anche i processi di infiammazione cronica e la progressione della fibrosi. MCP, legandosi a galectina-3, inattiva la proteina, limitando l’adesione cellulare del cancro e riducendo così la progressione di numerose malattie croniche.

MCP ha anche dimostrato di aumentare l’attività immunitaria contro le cellule umane leucemiche, migliorando significativamente l’attivazione delle cellule NK e aumentando la loro funzionalità contro la leucemia. Inoltre, un certo numero di studi clinici, mostrano le abilità di MCP alla rimozione, in modo sicuro, dalla circolazione dei metalli pesanti come piombo, mercurio, arsenico e altri, senza intaccare i livelli di minerali essenziali.

Queste funzioni aggiuntive aumentano il valore terapeutico di MCP nel trattamento e nella prevenzione del cancro e di altre malattie croniche. A causa dei suoi molteplici meccanismi di azione, MCP sta dimostrando di essere un importante terapia anche contro i più ostici tipi di cancro, resistenti al trattamento.

 FonteInternational Business Times 

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