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Cani e gatti in tempi di crisi

Nonostante la crisi economica, la spesa degli italiani per i loro animali da compagnia rimane stabile e nel 2012 quello italiano è risultato essere il settimo mercato a livello mondiale e il quarto in Europa, dietro Gran Bretagna, Francia e Germania. A prezzi costanti, la spesa delle famiglie italiane per la cura dei loro animali è cresciuta del 3,7% tra il 2007 e il 2012, quando si è attestata a poco meno di 138 dollari, poco sotto il picco di 139 dollari del 2010.

A dominare è il settore del cibo preparato di alta qualità, le cui vendite sono state pari a 1,5 miliardi di dollari nel 2012, come nel 2010. Negli ultimi cinque anni, invece, sono diminuite del 19,5% le vendite del cibo che si situa nella fascia di prezzo mediana e sono aumentate del 18,6% quelle di fascia economica. Insomma, anche in questo settore si approfondisce il divario tra i benestanti, che rimangono fedeli ai prodotti premium, mentre gli acquisti dei meno abbienti vanno verso i prodotti più economici.

Secondo i dati forniti da Euromonitor International, il 21,7% delle famiglie italiane ha un cane e il 20% un gatto, con una diminuzione molto lieve negli ultimi cinque anni. La previsione è che il mercato dei prodotti per animali da compagnia aumenterà ad un tasso dell’1,6%, tra il 2012 e il 2017. Questo perché la popolazione italiana sta invecchiando rapidamente (negli ultimi cinque anni l’età media è passata da 42,2 anni a 43,8 anni), aumenta la speranza di vita e nascono pochi bambini, il che sembra destinato a portare ad una maggior dedizione verso gli animali domestici.

Comunicato Euromonitor

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